sabato 31 maggio 2014

Ci riproviamo?



Ciao ragazze! Rieccomi! Finalmente ho trovato un po’ di tempo per mettermi a scrivere (nelle ultime due settimane avevo lasciato il portatile in ufficio perché mi pesa troppo portarlo avanti e indietro) e il coraggio per farlo. Sono stata in silenzio un mese, in cui mi sono abbattuta, ho mangiato porcherie come se non ci fosse un domani, praticamente ho recuperato tutte quelle che non ho mangiato negli ultimi mesi e probabilmente anche di più. Sono tornata al limite del sovrappeso, mi sono fatta schifo da sola. Ho mandato a quel paese la dieta, la sana alimentazione e lo sport. Ho continuato solo con karate, che è un’ora due volte la settimana.
Adesso mi sono ripresa, almeno lo spero. Mi sono rimessa in riga da quasi due settimane, lo faccio sia perché non mi piaccio per niente sia per la salute. Infatti in quel mese che ho mangiato solo schifezze mi sono sentita male fisicamente. Premetto che non conosco bene il corpo umano, quindi non so esattamente cosa mi facesse male, ma per un pezzo mi ha dato fastidio il fianco sinistro, più o meno dove credo ci sia la milza, con il semplice camminare. Mi sono detta che così non potevo andare avanti, ma non sono riuscita a mettermi in riga.
Qual è stata la svolta? Una domenica sera mi sono pesata, anzi, mio moroso mi ha costretto a pesarmi, e ho visto che ero aumentata di più di 6 chili in un solo mese. Mi sono spaventata. Pensavo di averne presi solo 4, al massimo 5. Ma vedermi tornare al limite del sovrappeso (BMI = 24,9) mi ha fatto capire che dovevo fare qualcosa. È capitato a fagiolo che avessi finito la maggior parte delle schifezze che avevo in dispensa, così mi è stato più facile iniziare. Ho capito che, purtroppo, sono incapace di controllarmi, sono senza misura, come dice mia mamma. È per questo che se ho una confezione di cioccolatini o simili non sono capace di mangiarne uno alla settimana, proprio non ci riesco, se li ho sotto mano li finisco tutti. Così ho deciso di non comprarne più, per nessun motivo, e me li concederò solo fuori casa, se mi verranno offerti. È una decisione stupida. Dovrei invece imparare a contenermi. Però in questo caso vale che il fine giustifica i mezzi.
Altra cosa che ho fatto per riprendermi è ricominciare il diario alimentare, che avevo sospeso nel periodo nero. Questa volta mi sono organizzata in modo diverso. Ho già preparato lo schema generale, quindi la sera devo solo riempirlo. Inoltre ho aggiunto anche un criterio di valutazione: ogni giorno, vicino alla data, faccio un pallino colorato, verde se la giornata è stata ok, giallo se c’è qualcosa che non va, arancione se le cose che non vanno sono di più (ad esempio due merende sregolate, troppo abbondanti o se ho mangiato schifezze) e rosso per una giornata proprio no. Devo dire che comunque sono molto indulgente con me stessa e spesso le giornate verdi non sono esattamente il massimo della perfezione. Tuttavia so sempre qual è il mio problema, cioè che mangio tanto fuori pasto: quindi ho pensato di mettere il pallino giallo o arancione se ho avuto problemi di autoregolazione non ai pasti principali ma agli spuntini. Come ho organizzato il diario alimentare? Ho un semplicissimo quaderno ad anelli A5, con fogli a quadretti. Ogni foglio è diviso in 2, così posso mettere due giornate sulla stessa facciata. Con i pennarelli ho scritto i vari campi: DATA, COLAZIONE, MERENDA, PRANZO, MERENDA, CENA e ho lasciato lo spazio per scrivere a penna quello che ho mangiato. È una cavolata, ma così lo vedo più ordinato. Inoltre ho anche pensato di non pubblicarlo più, sia perché non ho più tempo sia perché mi viene un po’ di ansia a dover pensare di mangiare sempre bene e non sono più tranquilla.
Ho iniziato anche un diario delle attività sportive: semplicemente due colonne, una con la data e l’altra con l’attività sportiva fatta e eventualmente una breve descrizione. Oltre al karate mi sono iscritta in palestra (la stessa dove vado già) per fare un po’ di attrezzi. L’istruttrice mi ha fatto due schede, una per le braccia e una per le gambe, inoltre in ognuna c’è sia il cardio (tappeto, ellittica, step e bici) sia addominali. Mi ci vuole quasi un’ora e mezza per completarla (e in quest’ora e mezza sono comprese anche le pause tra un esercizio e l’altro). Inoltre vorrei riprendere ad andare a correre. Ma in queste due settimane ci sono andata solo una volta. La settimana scorsa ci sono andata di mercoledì perché lunedì e giovedì sono andata in palestra e martedì e venerdì a karate e poi il fine settimana sono tornata a casa. Questa settimana perché ha sempre piovuto. Uno parte con le migliori intenzioni e poi il tempo gli dà contro. Però: non mi sono lasciata abbattere. Mi conosco: se mi fermo un giorno e mi dico di andarci il giorno dopo a far ginnastica, correre, ecc so che il giorno dopo non lo farò, perché dico che tanto ci vado il giorno dopo ancora. Quindi l’altro ieri che volevo andare a correre e ha piovuto sono andata in palestra, tanto è pagata.
Nel mese nero ho avuto due giorni e mezzo in cui ho provato a riprendermi prima di ripiombare nel buio, e ho scritto una pagina di diario. Volevo lasciarvela, per condividere con voi quello che ho provato. Era l’8 maggio.

Caro diario,
mi sono un po’ ripresa dopo quasi tre settimane di buio. Ho mollato la dieta e lo sport, dopo i bei risultati che avevo ottenuto. Lo so, sono stata stupida. Perché l’ho fatto? Perché non sono forte come credevo, anzi, sono più debole di quello che pensassi. Le schifezze mi attirano ancora un sacco e non ho saputo resistere. Peggio, ho passato tre settimane a trangugiare calorie su calorie, cioccolata su cioccolata, merendine, patatine, ancora cioccolata, ecc. Ho mangiato a qualsiasi ora del giorno e della notte e, quando una cosa mi stancava, invece di smettere di mangiare, passavo a qualcos’altro, per cambiare il gusto che avevo in bocca e continuare a mangiare. Non sto qui a elencare tutto quello che ho mangiato, anche perché qualsiasi elenco sarebbe sempre incompleto. Ti dico solo che ho fatto due spese, una da 15€ e l’altra da 30, composte prevalentemente da potacci. Non voglio neanche tornare a frignare come lunedì scorso, perché ho già dato e in questa sede mi sembra fuori luogo. Ti riporto solo il messaggio che ho scritto alla Melissa: “Ho mollato la dieta, sono tre settimane che mi sto ingozzando di puttanate e non riesco a fermarmi. Non sto più facendo ginnastica, mi sento uno schifo ma non riesco a riprendermi. La forza di volontà è sprofondata chilometri sotto terra. Non ho voglia di far niente, non riesco a concentrarmi per studiare. Sono in biblioteca da tre ore e finora ho ascoltato 50 minuti di una lezione. Non ho voglia, faccio fatica a restare concentrata. Poi ieri ho litigato con Alessandro, ho detto una cazzata senza pensarci, subito dopo mi sono scusata, ma lui se l’è presa, ha detto che non lo amo e che con quello che ho detto ha perso la già poca fiducia che aveva in me. Ma ti pare?? Non si fida di me. Se non c’è fiducia non c’è rapporto, tanto vale chiuderla qui. L’unica cosa che gli interessa davvero sono i soldi”.
Ho deciso di riprendere a scrivere il diario alimentare, è l’unica cosa che funziona con me. Vediamo stavolta quanto durerà. Inoltre mi sono iscritta in palestra, nella stessa dove faccio karate, perché la ginnastica a casa mi piace fino a un certo punto. Mi è servita molto fino a tre settimane fa, ma poi non sono riuscita a riprenderla. Intanto faccio due mesi, un paio di volte alla settimana  (ma se riesco anche tre), poi si vedrà. Vorrei anche continuare con la corsa: i risultati non sono così eclatanti, ma qualche miglioramento in termini di resistenza/velocità l’ho notato.
Grazie per lo sfogo,
Alice

Dopo quel giorno ho mollato subito però. Ancora una volta perché sono stupida.

Adesso mi sono messa d’impegno. Mi sono anche data delle regole. Magari non sono le più giuste, ma le ho fatte su di me, su come so di essere. Ve le scrivo, magari avete qualche altro consiglio da darmi.

1)      Mangia 5 volte al giorno senza saltare nessun pasto (colazione, spuntino, pranzo, spuntino, cena).
2)      Consuma almeno 2 porzioni di verdura e 3 porzioni di frutta tutti i giorni. Una porzione di verdura corrisponde a 200-250 g di verdura cruda o 100 g di verdura a foglia (insalata).
3)      Bevi almeno 2 litri d’acqua al giorno.
4)      Svolgi esercizio fisico regolarmente, almeno mezz’ora al giorno. Abbina attività cardiovascolare (corsa, camminata, bicicletta) ad attività di tonificazione e potenziamento muscolare: a parità di peso, i muscoli occupano meno volume del grasso.
5)      Durante le occasioni di festa prediligi le insalate, carni o pesce alla griglia e dolci a base di frutta fresca.
6)      Limita l’uso di zuccheri semplici, prediligi il miele o lo zucchero di canna allo zucchero bianco.
7)      Controlla le etichette di quello che compri, non solo i valori nutrizionali ma anche e soprattutto gli ingredienti.
8)      Bere uno o due bicchieri d’acqua prima dei pasti principali aiuta a ridurre il senso di fame. Inoltre non bere troppo durante i pasti: introdurre liquidi supplementari con gli alimenti significa infatti masticare meno, quindi minore sminuzzamento e minore insalivazione dei cibi. Inoltre le bevande diluiscono i succhi gastrici, rallentando la digestione.
9)      Prediligi le proteine ai carboidrati. Questo non vuol dire eliminare i carboidrati e seguire una dieta iperproteica, ma invece che sei consapevole del tuo punto debole a tavola (il pane!).
10)   Non comprare dolciumi e cose poco salutari: non tanto per la dieta ma per te stessa, perché sai che ancora non riesci a controllarti, ti fermi solo quando hai finito la tavoletta di cioccolata e il pacchetto di biscotti. Puoi “cedere” alle golosità se sei fuori casa, dove sai che ti è più facile non eccedere perché sono cose altrui.

Visto che ci sono e che il post sta diventando lungo, aggiungo ancora qualcos’altro. Tempo fa ho letto un libro sulla dieta, sull’alimentazione sana, ecc. Mi sono tirata giù alcuni consigli, alcune raccomandazioni, e le copio qui.

(dal libro “Mangia che dimagrisci” di F. Ongaro)
FISSARE I GIUSTI OBIETTIVI

1) Decidi consapevolmente di perdere peso lentamente. Un obiettivo realistico e salutare è quello di un chilo a settimana. Una perdita più rapida non offre vantaggi sul piano metabolico e corre il rischio di creare un pericoloso effetto boomerang successivo.
2) Se devi perdere parecchi chili, non porti un obiettivo troppo distante (dieci chili in due mesi) ma piuttosto suddividilo in obiettivi a medio termine (cinque chili in un mese) e questi a loro volta in micro-obiettivi a breve termine (un chilo a settimana). Questo ti aiuterà a restare motivato e concentrato.
3) Verifica e annota i risultati ottenuti. Poter valutare numericamente i tuoi progressi ti aiuterà nei momenti difficili a trovare la conferma che quello che stai facendo è giusto.
4) Personalizza i tuoi obiettivi tenendo conto della tua specifica situazione. Non prendere come metro di misura le diete o i risultati degli altri ma concentrati sulle tue necessità.
5) Poniti degli obiettivi continuativi e non risolutivi. “Devo fare esercizio tutti i giorni” è un esempio di un obiettivo continuativo, mentre “Devo pesare 60 chili entro giugno” è al contrario un obiettivo finale che rende più probabile la frustrazione. Questo è un punto molto importante, perché le frustrazioni ci rendono deboli e la debolezza a sua volta ci espone all’errore alimentare.
6) Preparati a perdere qualche battaglia se vuoi vincere la guerra. Nessun processo di cambiamento di stile di vita può essere lineare ed è inevitabile incontrare degli ostacoli che a volte ci fanno inciampare. L’importante è rialzarsi e riprendere il cammino. Se hai sgarrato con la dieta e vedi che alla pesatura successiva la bilancia ti punisce, non demoralizzarti e non buttare via gli sforzi fatti. Sviluppa invece una strategia per evitare di commettere di nuovo lo stesso errore. Ma soprattutto cerca di prevedere mentalmente l’intero processo di errore e recupero, in modo da non esserne colto di sorpresa la volta successiva.
7) Quando prendi le misure, lascia spazio per alcune note sul tuo umore e sulla tua tenuta psicologica. Scrivi come ti senti, cosa è stato faticoso e al contrario cosa invece ti è risultato facile. Questo  contribuirà a rendere l’intero processo  un percorso di formazione che trasformerà il tuo rapporto con il cibo e con te stesso.
8) Sii pronto a rivedere i tuoi obiettivi, soprattutto per quello che riguarda la tempistica di raggiungimento dei risultati. Essere paziente alle volte è molto utile.

I TRUCCHI PER SCONFIGGERE IL GRASSO

Per perdere peso scegli un piatto di piccole dimensioni, riempilo con il mix previsto dal piatto nutrizionale e mangia solo quello che c’è sul piatto.

Evita sempre di mangiare direttamente dalle confezioni e fai in modo di poter visualizzare la quantità di cibo che stai assumendo.

Datti il tempo per mangiare e non divorare il cibo. Se necessario, controlla l’orologio e imponiti di impiegare almeno 20 minuti per ogni pasto. È utile fare 3-4 respiri profondi con l’addome prima di mangiare. Questo stimola il nervo vago e rallenta il nostro appetito.

Evita tutti i cibi dietetici e light. Se non riesci a fare a meno dello zucchero, puoi usare l’unico dolcificante naturale innocuo esistente, che si chiama stevia e che è da poco in commercio anche in Italia.

Per dimagrire, scegli bene con chi mangi ed evita di banchettare troppo di frequente.

Ricordati che mangiare bene richiede tempi e spazi adeguati.


Ragazze, con questo termino il post.
Mi dispiace essermi lasciata andare così. Mi dispiace esser rimasta in silenzio un mese, senza dirvi nulla, sparendo e basta, dopo che tutte voi mi avete dato preziosi consigli sulla dieta e sull’alimentazione in generale. Adesso non tornerò a pubblicare il diario, magari ogni tanto, però continuerò a seguirvi.