giovedì 27 febbraio 2014

In giro per gli argini

Oggi pomeriggio, libera dallo stress degli esami, sono andata a fare una passeggiata per gli argini della mia città (o meglio, della città dove studio; finalmente sabato torno a casa, è più di un mese che sono qui!!!) e ho fatto alcune foto. Non sono bellissime, perché:
  • le ho fatte col cellulare
  • le ho fatte mentre stavo camminando
  • non sono una fotografa
  • la giornata era così così
  • alcuni argini erano bruttini, perché poco frequentati, poco illuminati, ecc...
Ho fatto parecchia strada. Se non fossi partita così tardi e non vivessi in una zona "brutta" probabilmente sarei stata fuori anche di più. Ma alla fine è stato meglio così, perché sono arrivata a casa che avevo le gambe stanchissime (per precauzione ero uscita con i biglietti dell'autobus, nel caso mi fossi persa/fossi arrivata troppo lontano).

Ho iniziato a far foto al primo argine che ho trovato. Premessa: non conoscevo assolutamente il posto, non c'ero mai stata, sono andata avanti ad occhio. 
In confronto all'argine dove andavo gli anni scorsi questo fa un po' pena. Ma volevo fare almeno una foto del posto in cui sono stata, così l'ho fatta, senza badare troppo alla forma.


Poi ho trovato un argine più dignitoso, con i lampioni (mi sono orientata anche con quelli). Le foto sembrano scattate nello stesso punto, ma la seconda l'ho fatta subito dopo la curva che si vede nella prima foto. Dal vivo è diverso, si vede subito il percorso che va avanti a serpentone (nella seconda foto si intravede, ma se non lo sai puoi anche non farci caso)
 


Mi sono comprata la merenda al supermercato!

Proseguendo nella passeggiata sono arrivata a un argine in condizioni migliori. Nel frattempo era uscito anche il sole, quindi anche la foto è venuta più bella. Grazie al mio innato senso dell'orientamento ho capito (anche senza esserci mai stata) dov'ero arrivata. Tant'è che sono arrivata fino al punto in cui due anni fa avevo imboccato quell'argine per tornare in collegio. Oggi ci sono arrivata dalla parte opposta. Sono arrivata lì, ho fatto una foto all'argine che continua (sbarra rossa), pieno di gente che corre, mentre fino a prima avevo incrociato sì e no due persone. Ho fatto una foto anche a quello che c'è appena giù dall'argine, ma siccome l'ho fatta di fretta mi sono accorta solo adesso che praticamente ho preso solo la strada che scende. 




Mi sono girata per tornare indietro e sono rimasta spiazzata. Dalla foto non credo si capisca, ma mentre camminavo alle spalle avevo dei nuvoloni grigi che facevano paura. Avevo portato l'ombrellino per sicurezza, ma speravo proprio di non doverlo usare. Il cielo mi ha fatto impressione, perché da una parte era tutto bello limpido e azzurro, dall'altra questi nuvoloni non promettevano niente di buono.
 

Qui sono ormai già sulla strada del ritorno. Ho fatto la foto alla nuvola che nasconde il sole, perché mi piaceva il filo luminoso che corre attorno. 
 

Qui sono praticamente arrivata, mi mancava ancora un chilometro e mezzo. 
Questo è un parco vicino alla zona universitaria di Padova. Ci ero passata solo una volta, due anni fa, con una mia compagna di corso. Oggi l'ho rifatto per fare un percorso che fosse il più lontano possibile dalle macchine (al ritorno, all'andata sono andata un po' allo sbaraglio). Ho fatto un po' di foto. Il sole stava calando, la luce non è delle migliori, e poi mi vergogno un po' a fare le foto in giro col cellulare (sarà una mia fissazione, ma ho paura che la gente pensi che sia cellulare-dipendente - un po' lo sono, ma finché lo faccio tra me e me è un conto, non mi piace farlo per strada).




Per tener traccia di quanta strada ho fatto ho usato un'applicazione sul cellulare, si chiama "Sports Tracker". Come velocità massima non è affidabile: camminando a piedi non raggiungo di certo i 15 km/h! Però la velocità media è un po' falsata, perché quando sono andata nel supermercato a prendermi la merenda non l'avevo fermato e non l'ho fermato neanche quando sono stata ferma al semaforo per un pezzo!
Però alla fine ho rallentato perché iniziavo a sentire la stanchezza, quello sì. 
  

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